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Teoria e storia della scenografia

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
SCF0061
Docente
Prof. Massimo Lenzi (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea triennale in DAMS
Anno
3° anno
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
9
SSD dell'attività didattica
L-ART/05 - discipline dello spettacolo
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

In piena aderenza alla denominazione dell’insegnamento, radicare le conoscenze generali già acquisite dallo studente nell’ambito dello specifico settore scientifico-disciplinare in un più ampio contesto antropologico, culturale e fenomenologico

In full adherence to the title of the course, to broaden and discuss general knowledge already acquired by the students within the specific scientific sector, by integrating it into an anthropological, cultural and phenomenological context

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Risultati dell'apprendimento attesi

Il corso è introdotto esponendo la strategia didattica del PAMOR (Presentazione, Aspettative, Metodo, Obiettivi, Regole/Risultati), che consente allo studente effettivamente frequentante sia di valutare in progress l’attuazione del percorso proposto e i suoi feedback di gruppo che di contribuire ad organizzare il colloquio orale in sede di esame come sintesi autonoma dei contenuti elaborati collettivamente

The course is introduced by exposing the teaching strategy of PAMOR (Italian for Presentation, Expectations, Method, Objectives, Rules / Results), which allows students actually attending classes to evaluate progress in the implementation of the proposed route and its feedback within the class group, contributing to structure the examination interview as a personal synthesis of collectively processed contents

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Programma

Tematica: Strutture ed esperienze di spazio, immagine e visione inerenti alla rappresentazione e allo spettacolo nelle civiltà occidentali: premesse, origini, interrelazioni e mutazioni.

Esame: L’esame consisterà in un colloquio orale, che si terrà secondo le modalità sotto indicate a seconda che lo studente scelga di portare il programma da FREQUENTANTE o da NON FREQUENTANTE.

NB: Si sottolinea la radicale diversità del percorso di apprendimento dei contenuti a seconda che si scelga di frequentare o meno il corso.

Per i FREQUENTANTI l’esame verterà sui contenuti del corso, non sostituibili con letture specifiche, ma da integrare con la conoscenza dei dati specifici e delle prospettive storico-teoriche esposte nei testi indicati nella voce successiva.

Lo studente NON FREQUENTANTE dovrà invece mostrare di avere autonomamente acquisito un’apprezzabile conoscenza e capacità di orientamento in merito alle principali tematiche della disciplina e di saper esercitare tali competenze nell’analisi delle principali culture teatrali storiche sotto il riguardo dell’articolazione di spazi, edifici ed apparati decorativo-visuali degli spettacoli, scopi che potrà raggiungere con uno studio sistematico e approfondito della seguente bibliografia,

sulla quale verterà ESCLUSIVAMENTE il colloquio d’esame.

Topics: The course will provide a model for the interpretation of space, image and vision as basic frames for the experience of drama and performing arts in the evolution of Western civilization

Exam: The exam will consist of an oral interview, which will be held according to the following procedures depending on whether the student chooses the program for attending or NOT attending.
NB: It emphasizes the radical diversity of the learning content according to whether or not you choose to attend the course.
For ATTENDING the examination will focus on the content of the course and cannot be substituted with specific readings, but must be integrated with the knowledge of the specific data and historical and theoretical perspectives presented in the texts of the next item.
The NON-ATTENDING student will instead be required to show an appreciable independently acquired knowledge and skills on the main issues of the program, exercising these skills in the analysis of main theatrical cultures, under the historical connection between spaces (buildings, stages, decorative-visual equipment) and performances. These purposes can be attained with a thorough and systematic study of the following references, which will focus ONLY on the exam interview.

Testi consigliati e bibliografia

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FREQUENTANTI

A. Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Carocci, Roma, 2002.

Eventuali ulteriori indicazioni bibliografiche saranno definite durante il corso in relazione ad approfondimenti concordati con il singolo studente o con il collettivo didattico.

 

NON FREQUENTANTI

Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

Franco Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Carocci, Roma, 2002;

più un gruppo di testi tra i seguenti (per i quali il docente è comunque disponibile a concordare motivate variazioni o integrazioni):

A) Adolphe Appia, Attore, musica e scena, Feltrinelli, Milano, 1975;

     Edward Gordon Craig, Il mio teatro, Feltrinelli, Milano, 1971;

     Vjačeslav Ivanov, “Wagner e l’Atto dionisiaco”, in «Il castello di Elsinore», 1988, n. 3, pp. 76-78;

     Alfred Jarry, “Dell’inutilità del teatro a teatro”, in: Silvia Carandini, La melagrana spaccata, Valerio Levi, Roma, 1988, pp. 97-101.

B) Massimo Lenzi, La natura della convenzione, Testo & Immagine, Torino, 2004;

     Vsevolod Mejerchol’d, La rivoluzione teatrale, Editori Riuniti, Roma, 1975 (limitatamente ai primi 3 capitoli, pp. 1-126);

     Konstantin Stanislavskij, Le mie regie. 1. Tre sorelle. Il giardino dei ciliegi, Ubulibri, Milano, 1986 (limitatamente a “Tre sorelle”).

C) Tadeusz Kantor, Il teatro della morte, Ubulibri, Milano, 2000;

     Roberto Tessari, Teatro e avanguardie storiche, Laterza, Roma-Bari, 2005.

D) Ferruccio Marotti, Lo spettacolo dall'Umanesimo al Manierismo. Teoria e tecnica, Feltrinelli, Milano, 1974

Ludovico Zorzi, Il teatro e la città - Saggi sulla scena italiana, Einaudi, Torino, 1979

ATTENDING

A. Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Carocci, Roma, 2002.

Further references will be suggested during the course, in accordance with individual or collective demands to widen the discussion of specific issues

 

NOT ATTENDING

A. Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Carocci, Roma, 2002.

plus a group of texts among the following (which can be subject to changes or additions, according to grounded specific demands):

A) Adolphe Appia, Attore, musica e scena, Feltrinelli, Milano, 1975;

     Edward Gordon Craig, Il mio teatro, Feltrinelli, Milano, 1971;

     Vjačeslav Ivanov, “Wagner e l’Atto dionisiaco”, in «Il castello di Elsinore», 1988, n. 3, pp. 76-78;

     Alfred Jarry, “Dell’inutilità del teatro a teatro”, in: Silvia Carandini, La melagrana spaccata, Valerio Levi, Roma, 1988, pp. 97-101.

 

B) Massimo Lenzi, La natura della convenzione, Testo & Immagine, Torino, 2004;

     Vsevolod Mejerchol’d, La rivoluzione teatrale, Editori Riuniti, Roma, 1975 (limitatamente ai primi 3 capitoli, pp. 1-126);

     Konstantin Stanislavskij, Le mie regie. 1. Tre sorelle. Il giardino dei ciliegi, Ubulibri, Milano, 1986 (limitatamente a “Tre sorelle”).

 

C) Tadeusz Kantor, Il teatro della morte, Ubulibri, Milano, 2000;

     Roberto Tessari, Teatro e avanguardie storiche, Laterza, Roma-Bari, 2005.

 

D) Ferruccio Marotti, Lo spettacolo dall'Umanesimo al Manierismo. Teoria e tecnica, Feltrinelli, Milano, 1974

Ludovico Zorzi, Il teatro e la città - Saggi sulla scena italiana, Einaudi, Torino, 1979



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Note

Ovviamente, le indicazioni riportate nelle voci precedenti valgono solo per gli studenti che abbiano effettivamente seguito il corso e scelto di portare il programma da frequentanti. Per coloro che, avendo frequentato o meno il corso, scelgano di portare il programma per i NON frequentanti, si rimanda alle voci successive.

Obviously, the instructions given in the preceding items apply only to students who have actually followed the course and chosen the program for attending. For those who, having attended the course or not, choose the program for NOT attending, please refer to the next item.

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Ultimo aggiornamento: 19/04/2016 15:10
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