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Teoria e storia della scenografia

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Theory and History of Scenography

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Anno accademico 2017/2018

Codice dell'attività didattica
SCF0461
Docente
Massimo Lenzi (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea triennale in DAMS
Anno
2° anno 3° anno
Periodo didattico
Secondo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-ART/05 - discipline dello spettacolo
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
Prerequisiti
Conoscenze umanistiche di base, in particolare storiche; conoscenza dei lineamenti generali della storia del teatro e della letteratura drammatica.
Basic knowledge in the humanities and essentials of history of theatre and drama
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

In piena aderenza alla denominazione dell'insegnamento, il corso è finalizzato alla presentazione e discussione critica di una parte dei contenuti caratterizzanti necessari al percorso formativo, fornendo così strumenti ermeneutici necessari alla conoscenza e capacità di comprensione dell’organizzazione di spazio, immagine e visione negli eventi teatrali, performativi e multimediali, nonché modelli che consentano l’applicazione di questa conoscenza e comprensione a singole culture e/o fenomeni storici relativi a quegli eventi.

Consistently with its denomination, this course is aimed at presenting and critically discussing a part of the specific contents of the whole formative course, by providing students with hermeneutical tools required for the knowledge and understanding of spatial organisation, image and vision in theatrical, performative and multimedia events, as well as effective models allowing to apply acquired knowledge and understanding to specific cultures and/or historical phenomena related to those events.

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Risultati dell'apprendimento attesi

Al termine del corso lo studente dovrà mostrare di aver acquisito conoscenze e capacità di comprensione relative allo sviluppo della teoria e della storia della scenografia, nonché capacità di applicarle all’analisi e/o alla progettazione di culture teatrali ed eventi performativi e spettacolari, manifestando nella loro esposizione sufficiente autonomia di giudizio e abilità comunicative.

Tali conoscenze ed abilità saranno verificate entro i macrocontesti storico-teorici sotto esplicitati (vedi quadro “Programma”).

At the end of the course students will have to show they have acquired knowledge and skills of learning and understanding concerning the evolution of theory and history of scenography, as well as the ability to apply them to the analysis and design of performing arts events; they will have to expound them with adequate independence of judgement and communicational skills.

The aforesaid kwowledge and skills will be verified according to the historical-theorical macro-contexts explicitly stated under the voice “programme”

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Modalità di insegnamento

Lezioni della durata di 36 ore complessive (6 CFU)

Il corso è introdotto esponendo una variante didattica della strategia del PAMOR (Presentazione, Aspettative, Metodo, Obiettivi, Regole/Risultati), che consente allo studente effettivamente frequentante sia di valutare in progress l'attuazione del percorso proposto e i suoi feedback di gruppo che di contribuire ad organizzare il colloquio orale in sede di esame come sintesi autonoma dei contenuti elaborati collettivamente.

Il corso seguirà un modello espositivo unitario ed organico, attuato in forma grafica, che consenta di raccordare tutti i contenuti ad un unico campo concettuale (spazio/immagine/visione della rappresentazione/spettacolo/performance) aperto ai contributi del collettivo didattico.

Class of 36 hours (6 CFU).

The course is introduced by exposing the teaching strategy of PAMOR (Italian for Presentation, Expectations, Method, Targets, Rules/Results), which allows students who actually attend classes to evaluate their progress in the implementation of the proposed route and its feedback within the class group, contributing to structure the examination interview as a personal synthesis of collectively processed matters.

The course will be developed by expounding its contents according to an unitary and organic conceptual framework, implemented in a graphical form connecting all contents to a single conceptual field (space/image/vision of the play/performance/show); the implementation of the framework will be open to contributions from the attending students' collective.

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Modalità di verifica dell'apprendimento

Conoscenze e capacità previste saranno verificate attraverso un colloquio orale, il cui contesto varierà a seconda che lo studente scelga di portare il programma come FREQUENTANTE o NON-FREQUENTANTE: nel primo caso (FREQUENTANTE) esso consisterà nel modello espositivo su cui si è basato il corso, integrato con le conoscenze generali fornite dalla relativa bibliografia di riferimento; nel secondo caso (NON-FREQUENTANTE) il conseguimento di tali conoscenze e capacità dovrà essere dimostrato in un colloquio imperniato ESCLUSIVAMENTE sulla relativa bibliografia.

Le differenze tra i due percorsi sono esplicitate qui di seguito nel quadro “Testi consigliati e bibliografia”.

In ogni caso, la preparazione sarà considerata adeguata (con votazione espressa in trentesimi), se lo studente dimostrerà capacità di interpretazione critica, valutazione e analisi di prodotti teatrali, cinematografici, performativi e multimediali avvalendosi delle conoscenze storiche e dei necessari strumenti metodologici ed estetici.

Students will show their knowledge and abilities as a result of an oral interview, which will be held according to the procedures exposed below (see "Testi consigliati e bibliografia") depending on whether the student has actually attended the course

NB: It emphasizes the radical diversity of the learning content according to whether or not you choose to attend the course.

ATTENDING students will be required to relate their understanding of the conceptual framework the course is based upon, supplemented by general knowledge from specific bibliographical references; NON-ATTENDING students will have to show their acquired knowledge and skills through an interview EXCLUSIVELY focused on their knowledge and understanding of definite bibliographical references.

Anyway, students will be judged to have attained adequate results (from 18/30 to 30/30) if they will show to have acquired the ability to critically appreciate, evaluate and analyse theatrical, cinematographic, performative and multimedia products, by making use of historical knowledge as well as the necessary aesthetic and methodological instruments.

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Programma

Connotati teorici e attuazioni storiche dell’esperienza di spazio, immagine e visione nell’esperienza della rappresentazione, spettacolo e performance:

- Rappresentazione teatrale e cultuale

- Teatro classico, nelle sue varianti greca, ellenistica e romana

- Rappresentazione drammatica medioevale

- Civiltà teatrali rinascimentali e moderne

- Riforme dello spazio scenico tra Otto e Novecento

- Performance

- Spettacolo tecnologico, dal cinema alla multimedialità contemporanea

Theoretical aspects and historical implementations of the experience of space, image, and vision in the experience of representational and performative events:

- Theatrical and cult representation

- Classical theatre in its Greek, Hellenistic, and Roman variants

- Mediaeval theatre

- Pre-modern and modern theatrical cultures

- The reforms of the stage between the 19th and the 20th century

- Performance

- Technological performance, from cinema to contemporary multimedia

Testi consigliati e bibliografia

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FREQUENTANTI

NB: Per i FREQUENTANTI l’esame verterà sui contenuti del corso, non sostituibili con letture specifiche, ma da integrare con la conoscenza dei dati specifici e delle prospettive storico-teoriche esposte nei testi indicati.

Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

Franco Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al XXI secolo, Carocci, Roma, 2013 (limitatamente ai capp. 1-3, 4-7 compresi);

Eventuali ulteriori indicazioni bibliografiche saranno definite durante il corso in relazione ad approfondimenti concordati con il singolo studente o con il collettivo didattico.

 

NON FREQUENTANTI

NB: Lo studente NON FREQUENTANTE dovrà invece mostrare di avere autonomamente acquisito un’apprezzabile conoscenza e capacità di orientamento in merito alle principali tematiche della disciplina e di saper esercitare tali competenze nell’analisi delle principali culture teatrali storiche sotto il riguardo dell’articolazione di spazi, edifici ed apparati decorativo-visuali degli spettacoli, scopi che potrà raggiungere con uno studio sistematico e approfondito della seguente bibliografia, sulla quale verterà ESCLUSIVAMENTE il colloquio d’esame.

Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

Franco Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al XXI secolo, Carocci, Roma, 2013 (integrale);

più un gruppo di testi a scelta tra i seguenti (per i quali il docente è comunque disponibile a concordare motivate variazioni o integrazioni):

A) Adolphe Appia, Attore, musica e scena, Feltrinelli, Milano, 1975;

     Vjačeslav Ivanov, “Wagner e l’Atto dionisiaco”, in «Il castello di Elsinore», 1988, n. 3, pp. 76-78;

     Alfred Jarry, “Dell’inutilità del teatro a teatro”, in: Silvia Carandini, La melagrana spaccata, Valerio Levi, Roma, 1988, pp. 97-101.

B) Vsevolod Mejerchol’d, La rivoluzione teatrale, Editori Riuniti, Roma, 1975 (limitatamente ai primi 3 capitoli, pp. 1-126);

     Konstantin Stanislavskij, Le mie regie. 1. Tre sorelle. Il giardino dei ciliegi, Ubulibri, Milano, 1986 (limitatamente a “Tre sorelle”).

C) Roberto Tessari, Teatro e avanguardie storiche, Laterza, Roma-Bari, 2005.

D) Ferruccio Marotti, Lo spettacolo dall'Umanesimo al Manierismo. Teoria e tecnica, Feltrinelli, Milano, 1974

E) Ludovico Zorzi, Il teatro e la città - Saggi sulla scena italiana, Einaudi, Torino, 1979

 

 

NB: Si sottolinea la radicale diversità del percorso di apprendimento dei contenuti a seconda che si scelga di frequentare o meno il corso (vedi quadro " Testi consigliati e bibliografia ") .

 

ATTENDING

NB: The interview with ATTENDING STUDENTS will focus on the content of the course and cannot be substituted with specific literature, but must be integrated with the knowledge of the specific data and historical-theoretical perspectives presented in the following references:

Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

Franco Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al XXI secolo, Carocci, Roma, 2013 (only capp. 1-3, 4-7);

Further bibliographical references will be provided during the course, if needed by single students and/or the attending students' collective to widen and elaborate the programme's themes

NON-ATTENDING

NB: NON-ATTENDING STUDENTS will be required to show an appreciable independently acquired knowledge and skills on the main issues of the program, exercising these skills in the analysis of main theatrical cultures, under the historical connection between spaces (buildings, stages, decorative-visual equipment) and performances. These purposes can be attained with a thorough and systematic study of the following references, which the exam interview will focus ONLY upon:

Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1992;

Franco Perrelli, Storia della scenografia. Dall’antichità al XXI secolo, Carocci, Roma, 2013;

plus a chosen group among the following:

A) Adolphe Appia, Attore, musica e scena, Feltrinelli, Milano, 1975;

     Vjačeslav Ivanov, “Wagner e l’Atto dionisiaco”, in «Il castello di Elsinore», 1988, n. 3, pp. 76-78;

     Alfred Jarry, “Dell’inutilità del teatro a teatro”, in: Silvia Carandini, La melagrana spaccata, Valerio Levi, Roma, 1988, pp. 97-101.

B) Vsevolod Mejerchol’d, La rivoluzione teatrale, Editori Riuniti, Roma, 1975 (only I-III chapters, pp. 1-126);

     Konstantin Stanislavskij, Le mie regie. 1. Tre sorelle. Il giardino dei ciliegi, Ubulibri, Milano, 1986 (only “Tre sorelle”).

C) Roberto Tessari, Teatro e avanguardie storiche, Laterza, Roma-Bari, 2005.

D) Ferruccio Marotti, Lo spettacolo dall'Umanesimo al Manierismo. Teoria e tecnica, Feltrinelli, Milano, 1974

E) Ludovico Zorzi, Il teatro e la città - Saggi sulla scena italiana, Einaudi, Torino, 1979

 

NB: It emphasizes the radical diversity of the learning content according to whether or not you choose to attend the course.

 

 

 

 



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Orario lezioni

GiorniOreAula
Lunedì16:00 - 18:00Aula 4 Palazzo Nuovo - Piano primo
Martedì16:00 - 18:00Aula 4 Palazzo Nuovo - Piano primo
Mercoledì16:00 - 18:00Aula 4 Palazzo Nuovo - Piano primo

Lezioni: dal 23/04/2018 al 06/06/2018

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Note

Si sottolinea la radicale diversità del percorso di apprendimento dei contenuti a seconda che si scelga di frequentare o meno il corso

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Ultimo aggiornamento: 01/09/2017 16:37
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